L’osservazione delle statue genera qualcosa di oscuro e misterioso: un viaggio verso la scoperta del passato e, allo stesso tempo, scoperta di sé stessi.
A rafforzarne il carico simbolico è il dialogo con il contesto con il quale si rapportano. Piazze, strade, musei, persone, che si avvicinano: una, dieci, cento volte, una processione effimera che rende viva la materia. La loro immobilità e perturbata dal movimento continuo e allo stesso modo fugace di quanto gli sta intorno, una contrapposizione tra l’eternità della materia e della memoria e lo scorrere veloce e distratto delle nostre vite.
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Palermo, Italy